Con Scratch il linguaggio di programmazione diventa un gioco da ragazzi!
In uno dei nostri precedenti post vi abbiamo presentato cos’è il progetto CoderDojo. Ebbene, oggi torneremo a parlare di quanto sia semplice coinvolgere i più piccoli in processi di apprendimento costruttivi e duraturi, ma soprattutto divertenti. Proprio così: basta un pizzico di impegno, una buona dose di creatività ed un pc dotato di connessione ad internet per utilizzare Scratch. Scratch, ideato da Mitchel Resnick, progettista di linguaggio di programmazione al MIT, è un interessantissimo strumento che può rivelarsi estremamente utile nella didattica. Si tratta di un’applicazione gratuita che si basa su un linguaggio di programmazione a blocchi, attraverso il quale a chiunque sarà possibile realizzare contenuti digitali interattivi come storie, animazioni, giochi e, se vogliamo anche produzioni di carattere più artistico. Il programma fa leva sulla propria interfaccia: questa è decisamente accessibile, intuitiva ed alla portata di tutti, anche per chi non ha nessuna esperienza di tipo informatico.
L’uso è immediato: ad ogni blocco corrisponde un tipo di azione, quindi, costruendo in sequenza determinati blocchi si potrà ottenere una serie di azioni che gli oggetti ed i personaggi messi a disposizione dal software potranno compiere, dando vita ad una vera e propria narrazione. Ovviamente dovremo seguire alcune regole che permettono di far funzionare correttamente tutto ciò che abbiamo progettato con la nostra fantasia: sono queste le regole di costruzione dei blocchi, per le quali occorre mettere a punto delle logiche adeguate da applicare all’idea che abbiamo intenzione di esprimere visualmente. E così, in maniera del tutto inconsapevole, stiamo iniziando a muovere i primi passi nel mondo della programmazione.
Un aspetto ancora più intrigante è rappresentato dal fatto che le azioni che Scratch ci permette di inserire nelle nostre narrazioni sono veramente numerosissime e variegate, nonché funzionali per comprendere problemi che spesso si affrontano con altre modalità a scuola. Lo stesso Mitchel Resnick, a titolo d’esempio, racconta come sia stato in grado di far comprendere ad uno studente impegnato a realizzare un gioco con Scratch la variabile matematica, e tutto attraverso lo stimolo del divertimento. In effetti per un bambino bastano davvero pochi minuti per riuscire a padroneggiare già le nozioni basi e iniziare a dare libero sfogo alla propria creatività. Tra l’altro, attorno a Scratch gravita una nutrita comunità online di studenti, genitori ed insegnanti interessati, impegnanti nell’impiego del software in diversi contesti.
Sulle esperienze didattiche attorno Scratch e soprattutto per trovare informazioni e strumenti di guida e di supporto si può consultare la pagina dedicata a Scratch Lab, ospitata dal portale di Canale Scuola. Scratch Lab è il laboratorio italiano di ricerca e sperimentazione dell’uso di Scratch nella pratica didattica, ed è un’ottima risorsa soprattutto per gli insegnanti interessati a progettare attività didattiche attraverso questo software.
Noi di Pempton ci siamo già cimentati nell’uso di Scratch con buoni risultati. Ma soprattutto ci siamo divertiti sul serio.